GESTI
Ciao a tutti !
Foto scattate del 2007, a circa un anno da quando avevo ripreso a fotografare, dopo aver appeso, per 30 anni, la fotocamera al chiodo …..
A dire il vero, mi ero sbarazzato di tutta l’attrezzatura perché, essendo diventato padre e dovendo portare lo stipendio a casa, non accettavo l’idea di fare il fotografo par time.
Dopo aver utilizzato una Minolta, della serie A, che mi aveva aiutato a superare una brutta fase di depressione da mobbing, mi sentivo pronto, con la mia nuova 5D, a tornare alla fotografia di danza e teatro ma, come si può vedere, ero ben lungi dall’aver compreso come “andavano usate” le fotocamere “di nuova generazione”.
La premessa solo per spiegare il perché le foto non sono tecnicamente valide; quello che con questo topic vorrei “iniziare” è una discussione sul come si possono raccontare le proprie storie tramite la fotografia e come questo possa essere fatto a prescindere dal modo, dal tempo e dal perché sono stati fatti “certi scatti”.
Diciamo che vi propongo di parlare di un qualcosa che va oltre “le dieci foto in una foto”; del come, con l’evolvere della nostra “preparazione” e del cambiare dei nostri stati d’animo, si possa dar vita a “nuove immagini” che rispondono a “nuove visioni”, partendo da immagini con “altri contenitori” e figlie di idee “diverse”.
Queste foto erano state scattate come “riempitivo”, durante la ripresa di una prova di perfezionamento di uno spettacolo di danza; una ripresa che doveva servirmi d’allenamento per ritornare a padroneggiare (per di più con un “mezzo nuovo”) questo genere di fotografia e questi scatti, in modo particolare, servivano a soddisfare la mia curiosità e la mia necessità di concedermi “qualche scatto” che desse più retta alla mia coda dell’occhio più che a quanto era mia intenzione riprendere.
Nel momento nel quale, per caso, mi sono passare davanti agli occhi, dopo aver notato che in alcuni casi avevo, sul momento, “creato una storia” non ho potuto fare a meno di pensare che sarebbe stato possibile cercare di crearne altre, partendo da una serie di scatti eseguiti senza che ci fosse un reale nesso tra loro.
Un po’ come, al termine di un viaggio, si fa quando, avendo del buon materiale tra le mani, si decide di creare un reportage fatto a posteriori.
Quali sono le vostre considerazioni e le vostre esperienze in merito ?
Inizio con la “storiella” in quattro scatti e, subito dopo, vi mostro il montaggio fatto a tavolino partendo da materiale “spurio”.
Le foto sono i Jpeg originali che, in alcuni casi, ho specchiato e leggermente croppato (ma mai più del 5%).
Ammesso che questo giovo vi piaccia, al mio posto come vi sareste compotati e qauli foto avreste eliminato ?
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La storia inventata
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