Quando dice male…

Associazione Nazionale Canon Club Italia

Quando dice male…

Quando dice male…

 

Ieri sono stato chiamato a fotografare le prove generali di uno spettacolo della attuale rassegna dedicata a Pier Paolo Pasolini.

 

Spettacolo di Teatro-Danza. Mi sono detto e ho risposto “bella sfida, si ci sto!”.

Conosco il teatro, è piccolo, impianto luci limitato per rappresentazioni perlopiù statiche. 

Imposto gli iso a 25600, pronto a chiedere il massimo alla mia vecchia ma fedelissima 1dx.

 

Arrivo alle 20 e mi faccio raccontare cio’ che andrà in scena per capire tempi, modi, emozioni, per capire come giocare di anticipo e prevenire e prevedere gli scatti.

 

Una sorta di lieve indagine, uno sguardo intimo, su uno spaccato di vita che riguarda la relazione di Pier Paolo Pasolini con 3 donne da lui fortemente amate e da cui è stato a sua volta molto amato: la madre Susanna, Laura Betti e Maria  Callas. In scena tre attrici danzatrici interpretano queste 3 donne svelandone i sentimenti, la vita vissuta, desiderata, rimpianta. A fare da contraltare,  legando il tessuto narrativo e coreografico, una cantante interagisce progressivamente con loro, o  forse le evoca essa stessa, quasi a suggerire, vestendone anche i panni, la parte femminile del Poeta.
Il palco è delimitato dalle luci in tre zone, tre spazi ristretti  e densi di oggetti, come piccole  stanze segrete. Da lì corso del racconto in progressiva interazione ,  Susanna Laura e Maria ci parlano delle loro parole taciute, delle loro solitudini, della loro “disperata vitalità”.
Si muovono con le loro abitudini e i loro  piccoli rituali quotidiani come se agissero
pensando i pensieri del Poeta o come fossero in un fili diretto di comunicazione non verbale con lui e fra loro stesse. Poi nel finale si mischiano, si confondono, divenendo tre facce di una donna sola, forse quella ideale tanto sognata e mai avuta , quella cercata da Pasolini in altri corpi, in altre solitudini.
Lo spettacolo, affidato principalmente al linguaggio della Danza e della Musica, è costruito sugli scritti, sulle testimonianze, le interviste, ma anche sulle immagini, sulle tante fotografie e sugli spezzoni dei video, che a mio avviso svelano parecchio del rapporto fra Pasolini e queste tre figure femminili, così diverse fra loro eppure simili nell’essere anticonformiste, sensibilissime e amanti della libertà, tanto quanto lui.

 

Ore 23.30.

Si iniziano a impostare le luci di ogni quadro. Stanno in ritardo, terribilmente in ritardo. Niente. Niente prove generali. Si ferma tutto con la prova tecnica luci. Quando dice male.

 

Qualche scatto l’ho fatto, giusto per divertirmi un po’. E questi scatti li posto qui, alla fine raccontano non tanto lo spettacolo ma cio’ che avrei potuto fotografare in teoria e cosa ho fotografato in realtà. Peccato.

 

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